Comete di Dicembre 2017

 

Come vedrete di seguito, nel mese di dicembre le comete sono tutte abbastanza “difficili” e saranno – ahimè –  telescopiche.

C/2017 O1 ASASSN1

Questa cometa, che nei giorni della sua scoperta fece ben sperare, oramai ha dato tutto ciò che aveva. Al perielio del 14 ottobre scorso non ha manifestato un aumento della sua attività, anzi i dati raccolti hanno dimostrato un lento ed inesorabile calo. Oramai è di magnitudine 10 con una condensazione molto tenue. Per tutto il mese sarà in prossimità della stella Polare ed a 1.5 gradi dall’ammasso aperto NGC 188

C/2016 R2 PanSTARRS

Questa cometa si sta muovendo attualmente nella costellazione di Orione e dal 15 dicembre entrerà in quella del Toro. Attualmente è di magnitudine 12.5, in leggero aumento visto che la cometa si sta avvicinando al suo perielio che sarà il 09 maggio 2018. Il massimo avvicinamento alla Terrà avverrà verso la fine del mese di dicembre, che la porterà ad avere una magnitudine di circa 11.2 ed entrerà nel campo delle Iadi.

C/2017 T1 Heinze

Questa cometa è stata scoperta il 2 ottobre dall’astronomo Heinze, utilizzando le immagini del sistema automatizzato ATLAS. Il suo perielio sarà il 21 febbraio 2018 ma a fine dicembre transiterà a sole 0.2 UA dalla Terra regalandoci un picco di luminosità che arriverà ad una magnitudine prevista di circa 9, chiudendo l’anno con una speranza per le nuove comete del prossimo anno.
Come detto, si sta avvicinando alla Terra e pertanto il suo moto sarà elevato, passando da 0.59 arcsec/min ad inizio mese fino ad arrivare a 13.9 arcsec/min a fine mese.
Il giorno 21 dicembre passerà a soli 1.5 gradi dall’ammasso aperto M67 e la sera di Natale a 1.6 gradi dal famoso ammasso M44 nella costellazione del Cancro.

62/P Tsuchinshan

La cometa è già passata al perielio il mese scorso (esattamente il 16), la sua luminosità si manterrà costante di magnitudine 11 per tutto il mese.
Unica nota interessante è che tra il 10 ed il 13 novembre transiterà nel campo affollato di galassie della costellazione della Vergine, regalandoci qualche bel campo fotografico.

24/P Schaumasse

Anche questa cometa è passata al perielio il mese scorso e sempre il 16 novembre.
La sua luminosità sarà in forte calo per tutto il mese di dicembre e e muoverà anch’essa nella costellazione della Vergine quasi parallelamente alla 62/P.

3200 Phaeton

Questo asteroide è stato scoperto l’11 ottobre 1983 su immagini riprese dal satellite infrarosso IRAS (InfraRed Astronomical Satellite), ricevendo la designazione provvisoria 1983 TB dal Minor Planet Center. La designazione provvisoria ha lasciato spazio alla numerazione definitiva e al nome nel 1985 e ora è noto come 3200 Phaethon (o 3200 Fetonte, per ovvi motivi mitologici). È interessante osservare che Phaethon ha il primato di essere stato il primo asteroide scoperto su immagini riprese da una sonda spaziale!
Phaeton ha la particolarità di essere il corpo progenitore dello sciame meteoritico delle Geminidi, pur non essendo una cometa “ordinaria”. Subito dopo la scoperta di Phaethon, Fred Whipple (il padre del modello “a palla di neve sporca” per i nuclei cometari), notò che l’orbita di 1983 TB era virtualmente identica a quella di 19 meteoroidi dello sciame delle Geminidi, quindi era ragionevole supporre che Phaethon fosse il progenitore dei meteoroidi dello sciame. Tuttavia l’asteroide non mostrava nessun tipo di attività cometaria e venne ritenuto un nucleo cometario esausto. Solo nel passaggio al perielio del 2009 l’asteroide si mostrò più luminoso di un fattore 2, probabilmente per la presenza di una coma di polveri. Inoltre, sia nel 2009 sia nel 2012, è stata rilevata una coda di polveri in direzione anti-solare.
Tuttavia Phaethon è troppo caldo (come conseguenza del piccolo perielio che cade a circa 0.14 UA dal Sole, ossia ad appena 21 milioni di km, meno della metà cui può arrivare il pianeta Mercurio) per avere ancora ghiaccio in superficie che, sublimando, espella nello spazio i meteoroidi come succede nelle comete ordinarie. L’attività cometaria di questo oggetto può essere, invece, imputata alla fratturazione ed espulsione di polveri e ciottoli dalla superficie a causa dello stress termico sopportato durante il passaggio al perielio, per questo motivo Phaethon è stato definito dagli astronomi una “cometa di roccia”.
Il prossimo 16 dicembre alle 23 UT (la mezzanotte del 17 in Italia) Phaethon passerà a sole 0.069 UA dalla Terra (circa 10.3 milioni di km). Sembra una grande distanza: in realtà il flyby del 2017 è il migliore a partire dal 1974, quando Phaethon passò (in incognito perché doveva ancora essere scoperto) a 8.2 milioni di km dal nostro pianeta. Per avere di nuovo un flyby paragonabile a quello di quest’anno bisognerà aspettare l’11 dicembre 2050! Quindi il 2017 è l’anno migliore per l’osservazione fisica di questo interessantissimo asteroide.
Già ora Phaethon è ben osservabile in prima serata dall’emisfero nord come un oggetto relativamente brillante, alla portata di un telescopio da 15-20 cm di diametro, essendo di magnitudine +12.5.
Fra il 13 e il 14 dicembre 2017 Phaethon sarà in Perseo per poi passare nella vicina costellazione di Andromeda il 15 e il 16. Nelle prime ore del 16 l’asteroide passerà a meno di 4° dalla galassia a spirale M33 nel Triangolo. Visto che alla massima luminosità arriverà alla magnitudine +10.7 sarà l’occasione giusta per immortalarlo in foto a grande campo mentre si sposta alla velocità di circa mezzo primo d’arco al minuto.

Adriano Valvasori