Punti rossi a Medelana

PUNTI ROSSI A MEDELANA

Nel corso del 2016 un gruppo di astronomi ha annunciato la scoperta di un pianeta extrasolare orbitante intorno alla stella Proxima Centauri.
L’annuncio fu clamoroso per almeno due motivi: innanzitutto perché confermava che l’esistenza di sistemi planetari non è una prerogativa unica della nostra stella ma un fatto abbastanza comune, al punto che anche la stella più vicina a noi (e quindi la prima potenzialmente visitabile) ha questa caratteristica.
Secondo perché si trattava di un pianeta poco più grande della Terra che orbita intorno alla stella nella cosiddetta fascia temperata, potenzialmente in grado di ospitare la vita.
In base alle prime osservazioni, non è escluso che intorno a questa stella orbitino anche altri pianeti.

Proxima Centauri è una nana rossa, una stella più vecchia e fredda della nostra.
Secondo gli astronomi, la possibilità di trovare la vita su un pianeta extrasolare è maggiore proprio intorno a stelle di questo tipo che, a causa della minore energia irradiata, permettono temperature in cui l’acqua può esistere anche nello stato liquido in pianeti con orbite più strette di quelle della Terra intorno al Sole.
Per queste ragioni lo stesso gruppo di astronomi nel giugno 2017 ha lanciato una campagna osservativa concentrata su tre di queste stelle: Ross 154, la stella di Barnard e ancora Proxima Centauri.
Questa campagna osservativa è stata nominata “Red dots”, “Punti rossi” e tutte le informazioni le trovate qui: https://reddots.space/

Una delle tante immagini della Stella di Barnard ripresa durate la campagna osservativa Red Dots dall'Osservatorio Sociale a Medelana.

In cento giorni osservativi e continuativi su queste tre stelle si è concentrato un notevole “volume di fuoco” osservativo: innanzitutto lo strumento HARPS, spettrometro ad altissima risoluzione montato sul European Southern Observatory (ESO) a La Silla (Cile), osservatori robotici nel deserto di Atacama, il Sierra Nevada Observatory (SNO), il Las Cumbres Observatory (LCO) nelle Canarie, l’Observatori Astronomic del Montsec (OAdM) in Catalogna, il Bayfordbury Observatory in Gran Bretagna, il REM (Rapid Eye Mount) ancora in Cile, il radiotelescopio di Arecibo e decine di osservatori amatoriali aderenti alla campagna.
A Medelana abbiamo scelto di seguire la stella di Barnard, l’unica delle tre abbastanza alta sul nostro orizzonte.
Abbiamo dedicato a questa nana rossa diverse serate utilizzando tutti e tre i filtri fotometrici ed i dati sono stati riversati nel database di AAVSO (American Association of Variable Stars Observers).
La curiosità di questa osservazione è consistita nel fatto che la stella di Barnard, a causa della sua grande vicinanza a noi, è la stella più “veloce” nel cielo: il suo “moto proprio” nel cielo è più facilmente evidente ed è di 10,3 secondi d’arco all’anno e, quindi, per trovarla abbiamo dovuto cercarla quasi tre primi più a nord rispetto alle carte stellari del 2000.
Le prime valutazioni sui dati di questa campagna (ora conclusa) non sembrano mostrare la presenza di corpi orbitanti intorno alla stella di Barnard e a ROSS 154, mentre confermano l’osservazione del pianeta Proxima b fissando a 11 giorni il suo periodo di rotazione intorno alla stella e la possibilità dell’esistenza di ulteriori pianeti intorno a Proxima Centauri.
Rimaniamo in attesa di ulteriori informazioni nel prosieguo dell’esame dei tanti dati raccolti.

Lorenzo Barbieri