Il sito “Curve Gad”

La condivisione dei dati è fondamentale in ogni campo della ricerca scientifica: come sta accadendo in questi tempi, si nota come la collaborazione fra scienziati porti ad una migliore conoscenza degli eventi e a ricercare soluzioni sempre più efficaci. Anche l’astronomia si basa su una conoscenza libera e condivisa dei dati.

Per chi tenta di fare ricerca nel campo dell’astronomia digitale, sa che i suoi dati – per poter essere noti a tutti e per poter essere utilizzati – dovranno prima o poi finire in un database che li raccolga. Uno fra i più famosi è il sito AAVSO (American Association of Variable Star Observers, link) che raccoglie tutti i dati riguardo le osservazioni di stelle variabili di qualsiasi tipo (variabili intrinseche, estrinseche, novae, supernovae ecc). Tali dati vengono raccolti a livello mondiale, dando cosi origine ad un database enorme.

Anche gli astronomi amatoriali italiani partecipano a questo. Il problema è che siamo in pochi e, nell’insieme, i nostri dati spariscono davanti a quelli raccolti da altri. Per questo motivo fra gli appassionati italiani si è sempre discusso della creazione di un database che raccogliesse le osservazioni del nostro Paese.

All’ultimo convegno del GAD (Gruppo Astronomia Digitale, link) lo scorso ottobre abbiamo presentato il progetto per la creazione di un sito web dedicato a tale scopo. L’idea alla base del progetto era quella di realizzare un database nostro sul quale archiviare le nostre osservazioni e simultaneamente poter essere un programma di lettura moderno ed efficace per rappresentarle.

Ed oggi, dopo mesi di paziente e certosino lavoro, siamo arrivati al momento in cui la nostra opera vede la luce. Da alcuni giorni – infatti – è attivo il sito web Curve Gad (www.associazioneastrofilibolognesi.it/gad/), che viene gentilmente ospitato sul server dell’Associazione Astrofili Bolognesi (ai soci tutti, in particolare a Davide e a Giulio, va il nostro ringraziamento per averci permesso di fare tutto questo).

Con questo sito è possibile archiviare le osservazioni fotometriche storiche e recenti e rappresentarle in forma agile e comoda. L’app – progettata grazie a Flask, un framework per la creazione di siti web in Python – è in grado di rappresentare file con colonne separate da virgola e con ogni estensione. Riesce a gestire file in formato tipo AAVSO oppure semplici csv generati da Maxim o da Muniwin. Di ogni stella è possibile vedere l’insieme complessivo delle osservazioni esistenti o zoomare su una o più curve. Per ogni valore di misura viene evidenziato il filtro ed il nome dell’osservatore.

Niente è più semplice da spiegare che non vedere il sito in opera. Vi invitiamo pertanto a visitarlo e far parte del progetto stesso (al seguente link trovate tutte le informazioni su come inviare i dati).

Barbieri Lorenzo e Brando Gaetano