Doppio appuntamento con Paolo Attivissimo

Grazie a tutti per aver preso parte alle conferenze che si sono svolte ieri sabato 9 marzo in occasione del 25esimo dell’Osservatorio Astronomico Felsina, Cosmica 2024 – Festival di Astronomia.

La vostra partecipazione ha contribuito in modo significativo al successo della giornata.

Un ringraziamento speciale va a Paolo Attivissimo, una vera fonte di ispirazione e apprendimento per tutti noi e a tutti gli organizzatori che hanno lavorato instancabilmente.

Attendiamo con ansia di poter collaborare ancora in futuro.

Eclisse di Sole 25 Ottobre 2022

Metti un’eclisse di sole parziale, un paio di relatori di eccezione, aggiungi più di 150 alunni ed ottieni la giornata vissuta a Montepastore il 25 Ottobre.

Partiamo dall’inizio. Il 25 Ottobre 2022 si sarebbe presentata una buona possibilità di osservare  un’ eclissi di sole parziale dal territorio italiano, la copertura della Luna sarebbe stata “solo” del 20%, non tale da essere apprezzabile dai più, ma assolutamente visibile, soprattutto se l’osservazione fosse stata fatta tramite i giusti strumenti.

L’idea nata in Associazione è stata quella di cercare di coinvolgere innanzitutto le scuole del territorio di Monte San Pietro, in modo da dare la possibilità agli studenti di vivere un’esperienza diversa dal solito.

Fissata l’idea è partita la macchina organizzativa; si è cominciato interpellando il comune di Monte San Pietro e tramite di esso le scuole, e poi è iniziata la ricerca dei potenziali collaboratori. Si sa, per fare queste cose servono risorse.

La Fondazione Marchesini è stata la prima a darci la propria disponibilità e con essa abbiamo “coperto” le spese organizzative per il service audio,  e per l’eventuale necessità della traduzione inclusiva.

Alla Fondazione si sono aggiunti la casa editrice Zanichelli, che ha fornito una serie di bellissimi libri di testo a tema astronomico da omaggiare ai partecipanti, e l’azienda Etic srl che ha fornito 2 monitor da 70” che sono serviti per mostrare il fenomeno in diretta a tutti i partecipanti, ma che sarebbero serviti anche in caso di maltempo permettendoci di vedere quanto trasmesso da chi poteva assistere all’eclisse.

Collaborazione fondamentale la partecipazione di molti soci A.A.B. che hanno fornito il loro tempo e gli strumenti per effettuare l’osservazione vera e propria. Avevamo a disposizione 4 telescopi ed alcuni altri metodi di osservazione alternativa e non solo, i tanti soci intervenuti sono serviti a gestire gli oltre 150 alunni di 7 classi (divise tra elementari e medie), presenti all’evento .

Come si può mantenere alto l’interesse di così tanti ragazzi per più di 2 ore, cercando di inculcare loro la sana curiosità che solo la scienza può portare ad avere? Noi la risposta la conosciamo già, date le precedenti collaborazioni in altri eventi. Il professor Flavio Fusi Pecci è sempre stato una certezza per queste cose, un relatore istrionico che con il suo modo di esporre riesce a catturare l’attenzione anche del più distratto degli studenti, assoluta star dell’evento, e accanto a lui , il disponibilissimo professor Roberto Bedogni, che con i suoi interventi tecnici è ben riuscito ad illustrare l’evento ai ragazzi presenti. A loro va un enorme ringraziamento da parte nostra che senza il loro brillante intervento e disponibilità, nulla di questo si sarebbe potuto fare.

Tra una serie di quiz ed alcune dimostrazioni “pratiche” sul movimento del Sole, Luna e Terra usando gli alunni come veri e propri astri, la mattinata è trascorsa piacevolmente. Il cielo che inizialmente era coperto e ci aveva impedito un’osservazione diretta dell’eclissi, ma poi finalmente si è aperto e così abbiamo potuto mostrare l’evento a tutti i partecipanti, scolari ed insegnanti, a cui va il nostro plauso per aver così ben preparato i ragazzi all’esperienza. Inutile esprimere il piacere nel vedere i bambini affascinati  da ciò che riuscivano a vedere con i propri occhi negli strumenti messi a disposizione.

Verso le 13:00 i ragazzi sono rientrati presso le loro sedi di studio e noi abbiamo cominciato a raccogliere quanto messo in campo; vedere così tanto interesse e partecipazione negli studenti, entusiasti per l’esperienza, non ci ha fatto percepire la fatica fatta per organizzarlo e portarlo a termine; siamo felici di come si è svolto il tutto.

Ricordando l’amico Luigi Baldinelli

Dr. Luigi Baldinelli ( 19 Agosto 1932 – 29 Aprile 2021)

La notizia dell’improvvisa ed inaspettata scomparsa del dottor Luigi Baldinelli è qualcosa che colpisce l’anima stessa della nostra amata associazione, e che ci costringe, con un sentimento che si divide tra dispiacere e nostalgia, a riavvolgere il nastro della nostra storia. Da ragazzo era stato formato alla scuola barnabita del Collegio San Luigi, grazie al quale aveva conosciuto e col tempo fatto amicizia con l’appassionato astrofilo e direttore del Collegio, Padre Spinelli.

Luigi aveva 88 anni, peraltro molto ben portati. Negli ultimi anni ci aveva onorato della sua partecipazione all’evento per il cinquantenario dell’AAB nel 2017, e al Congresso UAI di Bologna nel 2019. Chi ha conosciuto l’AAB nei tempi quasi pionieristici in cui, dopo decenni di esistenza solo di fatto, si decise nel 1967 di farne un’associazione culturale regolarmente costituita, sa che quel passaggio si può considerare un punto di svolta fondamentale. Tra i soci fondatori, insieme a Padre Giovanni Spinelli, Alfio Betti, Carlo Remor, Franco Marchesini, Giuseppe Mazzoli, Elio Morganti, Gualtiero Mingardi, Renato Rinaldi, c’era anche Luigi Baldinelli, che ebbe un ruolo basilare in questa iniziativa. Da lì in avanti, e per un lungo periodo, la figura di Baldinelli è stata da tutti identificata con l’AAB, e viceversa. Questa non era certamente una forzatura, ma bensì la naturale conseguenza del fatto che Luigi costituisse una sorta di motore inesauribile, dal quale scaturivano idee, se ne portavano avanti altre, si giungeva a compimento con altre ancora.

Nella vita stimato odontoiatra e stomatologo, concepiva la sua passione per l’Astronomia con lo stesso spirito e con la stessa serietà di una seconda professione, premiata non con soddisfazioni economiche, ma con gioia personale e soddisfazioni morali. Per l’AAB significò dapprima la realizzazione del primo osservatorio sociale, il “Guido Horn d’Arturo” all’Eremo di Tizzano, al quale, con gli anni, seguì anche la costruzione di un secondo osservatorio, presso la propria abitazione in collina, il “Paolo Pizzinato” di Sasso Marconi. Era un astrofilo “a tutto tondo”, nel senso che i suoi campi di interesse erano molteplici. L’organizzazione di viaggi internazionali per l’osservazione di eclissi di sole, lo studio delle stelle variabili con l’allora emergente tecnica della fotometria fotoelettrica, la redazione del periodico “Giornale dell’AAB”, piccolo e solo trimestrale, che però arrivava pressochè ovunque, le regolari conferenze per i soci e per la cittadinanza tutta, tenute non solo da lui e dai soci più attivi, ma molto spesso da conferenzieri, italiani e stranieri, professori nel campo dell’Astronomia e della Fisica, di assoluto e riconosciuto valore. Organizzazione di eventi importanti su temi di cultura astronomica, congressi di respiro nazionale ed internazionale. Durante i suoi viaggi e ai convegni aveva conosciuto personalmente quasi tutti nel settore, e a sua volta non perdeva l’occasione per farli conoscere ai suoi amici e collaboratori, anche invitandoli a Bologna. Non è certo sbagliato affermare che a quell’epoca, grazie alle iniziative di Baldinelli, l’Associazione Astrofili Bolognesi fosse non solo l’associazione di astrofili più nota in Italia, ma che addirittura il suo nome fosse piuttosto conosciuto anche a livello internazionale. Considerate che, a quei tempi, l’astronomia amatoriale non era quella di adesso, ampiamente popolata, diffusa, favorita dalla disponibilità di elevata tecnologia, nel complesso accessibile a privati o a gruppi ben organizzati, Si era veramente in pochi, idealisti e volonterosi, e per questo era fondamentale che al timone ci fosse qualcuno che, oltre a tenere la barra diritta, avesse le idee chiare sulla rotta da prendere e sugli obiettivi da raggiungere.

E Luigi aveva messo a disposizione la sua passione, la sua esperienza e la sua capacità organizzativa non solo per l’AAB, della quale è stato a lungo prima segretario e poi presidente, ma anche in ambito nazionale, nel contesto dell’Unione Astrofili Italiani, della Società Astronomica Italiana (SAIt), fino all’International Union of Amateur Astronomers, all’interno delle quali ha, nel corso degli anni, ricoperto importanti incarichi. Basti ricordare, sempre nel ’67, fu tra i quattro soci fondatori dell’UAI, e successivamente membro del CD e Presidente, che nel ’69, organizzò a Bologna il congresso che diede i natali all’IUAA, e che nell’ottobre del 1976 a Lecce fu tra i principali artefici della novità dell’ingresso degli astrofili tra i soci della SAIt, Società fino ad allora riservata esclusivamente agli astronomi professionisti e preclusa ai dilettanti.

Ma ciò che è veramente importante in questa triste occasione non è certamente l’elenco delle iniziative e dei risultati ottenuti da Luigi. Elenco che, per quanto lungo, rischierebbe di essere comunque incompleto.

Ciò che desideriamo di più in questo momento è esprimere il nostro cordoglio personale e di tutta l’AAB per la perdita di una persona amica non solo nostra, ma dell’Astronomia, della nostra città e della cultura in generale, e che ha avuto un’importanza ineguagliabile nella ultracinquantenaria storia “ufficiale” dell’associazione.

E a Luigi va un enorme “Grazie”, da parte di coloro che l’hanno conosciuto, per aver dato un esempio importante di passione, conoscenze teoriche abbinate a senso pratico, ma anche per aver infuso una visione non limitata, ma quasi olistica, della cultura astronomica e dell’essere autenticamente astrofilo. Speriamo di poter fare almeno in parte tesoro di questo esempio, per poterlo a nostra volta trasmettere alle giovani leve.

Con lo stato d’animo degli allievi, che comprendono di avere perduto il più importante dei loro maestri, colui dal quale hanno ricevuto l’impronta più significativa, qualche volta severo ma sempre autorevole nell’indicare la strada da seguire, ci stringiamo con affetto, nel ricordo di Luigi, alla moglie Giulia e ai figli Sergio e Silvia.